Nel 2006 il Parlamento Europeo ha partorito una norma innovativa per regolare le sostanze chimiche nel proprio territorio.
Una norma chiamata REACH che intende inserire e indirizzare il mercato verso una maggior tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente in cui vive.
Anche se gli scopi sono molto nobili gli adempimenti sono molto onerosi e i vincoli sono stringenti. Sopra tutto l’impossibilità di importare in Europa sostanze non registrate in quantità superiori ad una tonnellata anno. Ormai sono passati 12 anni dall’uscita e questo regolamento -adolescente- entrerà a pieno regime il primo giugno 2018.
Non è saggio lasciarsi ingannare dalla giovinezza dello strumento normativo perchè essendo norma di prodotto sarà uno strumento cruciale i confronti tra competitori.
Esiste un fondato rischio di non avere più materie prime perchè non si è provveduto alla registrazione e la merce si ferma in dogana. Oppure il rischio di confisca e distruzione di un articolo in quanto contiene troppe sostanze sulle quali si è sancita elevata preoccupazione dall’Europa. Certamente sarà fondamentale saper gestire una scheda dati di sicurezza estesa con uno scenario di esposizione per non cadere in sanzioni ed il blocco della vendita del prodotto finito.
Moltissime e complesse le prescrizioni del regolamento che si intreccia con altro regolamento altrettanto complesso il CLP per la classificazione delle sostanze, stavolta solo per le pericolose.
Il tessuto produttivo italiano ed ancor più quello Trentino sono rimasti (con poche encomiabili eccezioni) indietro in questo processo di evoluzione organizzativa.
L’Europa del Nord è già da alcuni anni che ha abbracciato come opportunità di miglioramento il REACH e il regolamento CLP rivoluzionando i processi produttivi o semplicemente comunicando meglio il pericolo delle sostanze chimiche coinvolte. Il nostro tessuto produttivo non può più ignorare tale “rivoluzione chimica europea” pena la possibilità di esser esclusi dai mercati europei, per scelta dei clienti o per le sanzioni -pesantissime- che possono esser comminate.
Anche chi produce per l’extraeuropa deve attrezzarsi per le contromisure istituite dagli altri mercati mondiali (TSCA, REACH Australia ecc ecc).
L’Ordine dei Chimici regionale in collaborazione con l’Associazione Industriali ha pensato di proporre alle aziende del territorio ed in particolare ai chimici che operano in esse un percorso formativo di alto livello coinvolgendo docenti distintisi nel Nord Italia per competenza ed capacità comunicative.
Quattro date per un totale di 32 ore tra aprile e maggio 2018.
Certamente le aziende che gestiscono sostanze chimiche potranno affrontare con competenza le richieste del mercato e prevenire le richieste che ancora il mercato non ha posto per poter essere pronti al momento.
Il corso darà diritto a Crediti Formativi per i chimici
L’iscrizione esclusivamente il sito http://www.assoservizi.tn.it.
UPDATE: 28-3-2018 a seguito della concomitanza del quarto modulo con l’adunata degli Alpini a Trento si è ritenuto opportuno spostare la data anticipandola al 10.
About Fabrizio Demattè
Consigliere dell'Ordine Trentino Alto Adige dal 2009, referente per la formazione ECM, già referente per il GdL REACH/CLP, RTD. https://www.chimicodematte.net/
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