hydrochinon_oxidationPubblichiamo questa interessante notizia per mostrare il ruolo della chimica nell’innovazione energetica e tecnologica.L’idea è quella di produrre una batteria sfruttando la differenza di potenziale tra le due forme del chinone tra le quali intercorre una reazione ossidoriduzione facendo si che il flusso di elettroni sia una corrente elettrica. I chinoni noi li conosciamo nel quotidiano perchè  sono quelli che, per ossidazione,  fanno diventare scura la mela. Di seguito a titolo esemplificativo si  illustra la reazione di equilibrio tra le due forme, idrochinonica e chinonica. Fabrizio Demattè (Ordine dei chimici TAA)

 

 

Fonte: http://www.greenbiz.it/energia/fotovoltaico/9260-batterie-rinnovabili-low-cost

Stoccaggio rinnovabili: la batteria low cost grazie a un composto organico

Scritto da Francesca Mancuso

Il sole e il vento sono fonti costanti di energie rinnovabili, la cui produzione è ormai più che affermata. Il problema rimane però quello dello stoccaggio.

Le grandi quantità di energia prodotte richiedono infatti sistemi altrettanto importanti di immagazzinamento. Al lavoro su questo fronte c’è un team di scienziati della Harvard University, che ha messo a punto una speciale batteria di flusso che eroga un’alta densità di energia senza usare metalli costosi, ma affidandosi ai chinoni, un composto organico che si trova nelle piante.

Uno dei problemi legato all’energia solare ed eolica è che il flusso di energia elettrica non può essere costante. Ciò può causare problemi se questi sistemi sono collegati alla rete elettrica che ha difficoltà a gestire picchi improvvisi della domanda. Per questo immagazzinare le grandi quantità di energia elettrica sarebbe un grande passo verso una più ampia diffusione di tali fonti di energia.

La nuova batteria di flusso è basato sui chinoni, una sorta di composto organico che si trova abbondantemente in natura, sia nelle piante (ad esempio il rabarbaro) che nel petrolio. Comunemente è usato nelle tinture e nelle pellicole fotografiche.

Dopo un anno di lavoro, quello che i ricercatori hanno messo a punto è una batteria con prestazioni pari alle colleghe che utilizzando il vanadio, il cui “ingrediente” è relativamente economico.

L’anodo, o elettrodo negativo, della batteria è costituito da una soluzione diluita di chinoni in acido solforico. L’altra estremità della batteria, il catodo positivo, è costituito da bromo. L’anodo reagisce con i protoni carichi positivamente per formare l’idrochinone ad alta energia.

batteria organica

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, che ha finanziato il lavoro della squadra, pensa che le batterie di flusso avrebbero bisogno di un costo di circa 100 dollari per kilowatt. Allo stato attuale, la componente vanadio delle batterie richiede una spesa di 80 $ per kWh.

Il modello ideato ad Harvard è solo un esperimento di laboratorio, per ora, ma potrebbe essere utilizzato in futuro per immagazzinare grandi quantità di energia.

Francesca Mancuso

 

Demattè Fabrizio

About Fabrizio Demattè

Consigliere dell'Ordine Trentino Alto Adige dal 2009, referente per la formazione ECM, già referente per il GdL REACH/CLP, RTD. https://www.chimicodematte.net/